Ansa, 27 luglio 2004
Un grande amore per la Sicilia, una mano sempre tesa verso chi è in difficoltà, la continua sperimentazione di tecniche pittoriche che portano spesso a ritrarre il reale scomposto nelle sue singole componenti. Giuseppe Bertolino – maestro indiscusso di un’arte caratterizzata da impasti particolari, plasmi materici ad olio, acrilici e smalti – ha inaugurato a Capo d’Orlando “Lucem”, una personale che ben manifesta la tensione interiore dell’artista, il suo legame con una spiritualità che è essenzialmente ricerca di luce.
All’inaugurazione, alla Pinacoteca comunale “Tono Zancanaro”, sono intervenuti l’assessore alla cultura, Edda Triscari, che fortemente ha voluto questo evento, e Bent Parodi di Belsito, che ha curato la recensione della mostra. La personale di Bertolino rimarrà a Capo d’Orlando fino al 12 agosto e sarà visitabile dalle 17 alle 23. Numerose le personali e le collettive alle quali il maestro di Castelvetrano ha preso parte. Da Forlì a Udine, da Venezia a Ferrara, un coro di apprezzamenti per opere astratte che rapiscono lo sguardo.
Le opere di Bertolino trovano inoltre spazio nei cataloghi d’arte Mondadori, Albert Victoria Museum di Londra, Art Diary International Flash Art, oltre che in diversi archivi fra i quali quello della Biennale di Venezia. Ma è sul sociale che Giuseppe Bertolino vuole scommettere e si commuove più che per un premio o un attestato ricevuto.
Fra le sue esperienze mette in cima il corso di pittura che continua a tenere nel carcere di Forlì, avvicinando all’arte persone che hanno conosciuto finora soltanto difficoltà e crimine. Con i ricavi di una mostra-mercato delle opere dei detenuti, inoltre, si è compartecipato al finanziamento di un impianto di itticoltura in Nigeria. Dopo Capo d’Orlando, Giuseppe Bertolino sarà a Ferrara, alla Fondazione Casa Cini, dal 17 settembre al 17 ottobre.